domenica 27 gennaio 2013

TRANCE BUTTERFLY




TRANCE BUTTERFLY

Il sapere è una farfalla notturna


“Mi sono interessato di filosofia in maniera eclettica e senza guide intellettuali. Ciò ha uno svantaggio. Senza una guida professionale occorrono a volte quindici o venti anni per risolvere un problema. E magari si scopre poi che, se ci avessero indicato dove cercare, si sarebbe potuto trovare la soluzione in un libro. D’altra parte una lettura eclettica ha il vantaggio che si leggono alcuni autori mai menzionati nei normali corsi di filosofia. Nel mio caso è successo che alcuni autori siano diventati particolarmente importanti per la costruzione di una teoria costruttivista del conoscere.” (Ernst von Glasersfeld, citato in “Terapia breve strategica”, di Paul Watzlawick e Giorgio Nardone).
Bene, sostituendo “filosofia” con psicologia e spiritualità (ho comunque bazzicato la filosofia e, specie, la teologia), è quello che è accaduto a me. E la PNL, condita con un po’ di Psicosintesi (a mio parere il migliore approccio psicologico, insieme con le Terapie Brevi Strategiche – TBS – un bel po’ di Psicologia Analitica – Jung – Analisi Transazionale e qualcosa di Cognitivismo), è stata il mio approdo. In aggiunta, qualcosa di “trans” come Gurdjieff (Quarta Via), Steiner (Antroposofia), depurati del “sale grosso”, oltre che Almaas (Approccio del Diamante) e Silva Mind Control (Dinamica Mentale), senza dimenticare, fondamentale, il Cristianesimo mistico-pratico, inclusi New Thought e Pentecostalismo del Vangelo Positivo (Joel Osteen e Joyce Meyer, tra i più noti).
Conclusione, una bella frittata direte voi – oppure, il porto delle nebbie. Un mix esplosivo, dico io… 
Un po’ come il contro-outing del ‘nero’ Buttafuoco. Nell’intervista-scandalo del novembre ’99, in risposta al coming-out di Bobbio, al navigato Norberto il pischello Pietrangelo (e con lui, virtualmente, Lorenzo) confessava: “…Professore, confessione per confessione, io non sono fascista: sono altro. Ho amato lo scandalo di chi gioca da fascista in questo dopoguerra perché è stata questa la prospettiva più inedita da dove ho potuto fare altro, diventare altro, per leggere e studiare in orizzonti ad altri inaccessibili.” (tratto da Gocce di pioggia a Jericoacoara) 
Inutile dire che anch’io punto spesso il cannocchiale verso luoghi poco frequentati (per pigrizia o inerzia mentale) dai binocoli dell’”accademia”.
Fatto è che, in quest'ottica (panottica non da "Grande Fratello"...), gli approcci mistico-esperenziali sono quelli che, fuori dalle regole accademiche spesso stantie e improduttive, producono i migliori risultati in termini di efficienza, efficacia e, incredibile dictu (per gli “accademici”), profondità. Ovviamente, fatta pulizia di improvvisati, cialtroni e sgrammaticati.
Non è certo un fatto nuovo: così sono nati Buddismo e Cristianesimo, tanto per citare due note “eresie” (rispetto all’Induismo e all’Ebraismo). Quindi vada per il “diverso” e il “trans”.
Rispetto a quest’ultimo termine occorre una precisazione: ora si parla solo dei trans che attizzano giornalisti-politici e giudici. Ma “trans” significa “oltre”; volendo, anche “super” (si dice “superuomo” e “oltreuomo” – riguardo alla teoria di Nietzsche). Ed è di questo “trans”, di questo “oltre” che c’è sempre più necessità, diciamo “impellenza”. 
Basta col pensiero comune e l’uomo comune…
 
Ti distingui dal luogo comune

ti piace vivere come sei e rispondere solo a te...

Come stai?

ti distingui dall'uomo comune

ti piace vivere come vuoi e rispondi solo a te...


Va bene pure “trance”. Perché, mentre stupidamente pensiamo che dandoci da fare e sgommando su SUV impazziti, possiamo ottenere risultati, ciò che effettivamente opera è l’inconscio, ossia quel che resta di noi (il 90%) quando siamo in “trance” (ossia, almeno il 20% del tempo di apparente veglia: quando fantastichiamo o agiamo in automatico).
Per usare una metafora, fa’ conto che il conscio sia come un moscerino sul dorso di un elefante (l’inconscio). Se il moscerino lungo il cammino vede un bel po’ di schifezze e, volendo sguazzarci, si mette a pungolare l’elefante perché si fermi ma questo, invece, ha sete e ha appena visto un bel corso d’acqua, secondo te chi la vince? Dove andrà l’elefante?
Se sappiamo guidare o sfruttare la trance per raggiungere i nostri obiettivi, il gioco è fatto (in questo la PNL e le tecniche ericksoniane sono insuperabili).
Bene, per darvi qualche chance in più (ora più che mai c’è bisogno di “aprire tutto il ventaglio”), dal prossimo post v’introdurrò a come andare “trans” e in “trance”. Insomma, per usare un termine analogo, a come andare “meta” e raggiungere, quindi la meta. Per questo ci vorrà (ma io riuscirò a indurla in voi) una metanòia (cambio di rotta, trasformazione, metamorfosi, trans-formazione). 
Per indurre in voi il passaggio da bruco a farfalla, vi metterò, come ormai avrete capito, in trance, ossia in modalità “notte”. D’altronde, per dirla con Heidegger, il sapere è una farfalla notturna…
Ad maiora! (se volete, per aspera ad astra; in ogni caso vi creerò il “caos dentro” un caos calmo in modo da farvi partorire la “stella danzante”. Male che vada, stelline in brodo di giuggiole).