lunedì 16 aprile 2012

PNL ft KABBALAH


PNL ft KABBALAH


È nato! Ed è un bel bambino – o bambina: dipende dal tuo punto di vista e dalla ‘posizione’ psico-spazio-temporale in cui ti trovi (fisica quantistica docet).
Sì, parlo di PNL e Kabbalah, il mio primo ebook per Bruno Editore, libro ‘aereo’ (in tutti i sensi, anche un po’ zeppelin) che si affianca al mio trittico di ‘cartacei’ già scartabellati da un annetto e passa dalla nobile stirpe dei “guardoni estinti” (voyeur di libri intendo – quanto agli estinti, non mi riferisco a books, booklets, ebooks e pocket, che anzi proliferano come conigli e da cui i bipedi – non gli ‘umani’ – fuggono come lepri).
Quanto al perché, al come e al quando del matrimonio sacro-profano, il titolo da me proposto era, musicalmente, PNL ft Kabbalah, e in quel featuring c’era tutto il senso dell’incontro tra la Sophia Perennis – l’antica Sapienza, quella della vera Tradizione – e il nuovo che avanza (che è poi ‘antico’ e future-oriented, contro l’imperante ‘nuovo’ avanzato e avariato).

“Forse diventeremo leggenda, forse no. No, dico io, ma aspetta. Che cosa sarebbe Gesù se nessuno avesse scritto i Vangeli?” Domande da Fight Club (o Pulp Fiction). In ogni caso, se già con Prendi la PNL con Spirito! avevo cercato di tirare in ballo il grande sconosciuto, cioè la Spirito (di cui tutti, si fa per dire, parlano …ma nessuno sa cos’è), e con Gocce di Pioggia a Jericoacoara la voglia del terzo incomodo era diventata una necessità, ora, con questo ebook è diventato un must.  È questione di Vita o Morte, o, se vuoi, di Eros e Thanatos. Occorre un remedial changeè un dato di fatto: “Gli dèi hanno abbandonato l’uomo ed il mondo ha perduto il suo incanto.”


In ogni caso l’ho fatto. Les jeux sont faits. A voi, tanto per gradire (e per la Lady Gradiva * che è in te) un estratto ** dal blog di Giacomo Bruno Editore. Quanto all’ebook e alla ‘Gradiva’ che è in lui, mi rifaccio alle parole di Billy Idol (mio idolo anni ’80 – ero un pischello) affinché ti accompagnino durante la lettura:


“Il punto è: devi davvero fare le cose perché vuoi farle, perché quello è il tuo sogno. Perché è l’amore della tua vita. Devi appassionarti. Perlomeno, è così che ho fatto io. Non mi è mai interessato vivere l’avventura di un altro. Volevo la mia personale avventura, il mio viaggio. Non volevo montare in sella al sogno di qualcun altro.”

* Nella Gradiva di Jensen, che tanto incantò Freud, il protagonista, l’archeologo Norbert Hanold, visitando un museo di Roma, scopre un bassorilievo che lo colpisce tanto da spingerlo a procurarsi un calco in gesso dell’opera, da portare a casa. Su di esso è rappresentata una figura femminile nell’atto di camminare (ossia, gradiens), con una grazia così naturale che sembra quasi dar vita all'immagine di pietra. Norbert comincia così a sentire progressivamente un’ossessionante attrazione per la figura di pietra, un interesse che egli stesso riconosce andare al di là della curiosità professionale e dà alla figura il nome di Gradiva, cioè l’avanzante.

 ** PNL e Kabbalah: come coniugare corpo-mente-spirito per ottenere peak perfomance ed esperienze delle vette
Tutto scorre… per tutto c’è il suo tempo: c’è il suo momento per ogni cosa… Nondimeno, niente di nuovo sotto il cielo! (anche Berlusconi e Monti, gli stessi Vendola e Grillo, hanno avuto i loro predecessori).
Ok, nulla da dire sulla saggezza greca ed ebraica, e neppure su quella orientale, eppure qualcosa di nuovo, anzi d’antico, c’è (come si sa, il nuovo è solo la riscoperta di ciò che col passare del tempo si è dimenticato).
Bene, di nuovo ci sono: io – new entry nel Club Autori – e, soprattutto, la Kabbalah, la guest star del concerto a più voci della PNL (la superstar della formazione di qualità, la più gettonata nella lunga collana della BRUNO editore).
Ed è di entrambe che parlo in questo ebook, della PNL e della Kabbalah – la mistica ebraica – che ho sintetizzato, ponendo il focus sugli aspetti pratici, senza per questo banalizzarla. Quel che mi interessano sono, come per l’approccio alla PNL, il coinvolgimento del lettore e la sua “tras-formazione”.
Tu che mi leggerai acquisirai subito una nuova “attitude” (parola cara a Bandler): se applicherai con impegno gli esercizi, ben presto raggiungerai risultati al di là delle tue aspettative, coniugando e sommando la praticità e funzionalità della PNL con la profondità e “straordinarietà” della Kabbalah. Quest’ultima, infatti, se da un lato è “spirituale”, d’altro canto è eminentemente pratica, funzionale e vicina, non solo alla PNL, ma alla stessa Fisica Quantistica.
Per dirne una, da quando applico gli esercizi e le visualizzazioni “PNL-cabalistiche”, sono diventato sempre più “multitasking” (e non sono una donna…) e centro ancor più facilmente gli obiettivi, senza per questo affannarmi e stressarmi, anzi gestendo al meglio le mie emozioni. Cosa che tu farai allo stesso modo…
Come farlo? Visualizzando l’Albero della Vita, focalizzandoti sulle sue “sfere”, entrando in esse e “impregnandoti” delle qualità della sfera che più t’interessa, fino a tras-formarti a loro “immagine e somiglianza”. Tenendo conto che le sfere (sefire) “coprono” tutta la tua personalità, fino a toccare la tua essenza più profonda.
Bene, non mi resta che augurarti buona lettura, un buon reset e un ancora migliore set, per dirla con il gergo del tennis. Insomma, più “gol” fatti e più “rigori” parati: d’altronde, con le visualizzazioni delle “sfere” dell’Albero della Vita, l’uso degli ancoraggi, delle submodalità e dello swish, passerai facilmente dal “low state” di “schiappa” (esagero) al peak state di campione (qui, invece, mi mantengo…).
E poi, leggendo l’ebook, avrai modo di rilassarti, energizzarti e, anche, sorridere. D’altronde, se non è divertente non è PNL… E poi, «La Gloria Divina non rimane su di un uomo triste» (Rabbi Eléazar).
"La PNL è in continua evoluzione, è un sistema aperto: fa parte del suo stesso DNA l’attitudine a introdurre nella sua cassetta degli attrezzi ogni strumento che possa essere utile per il cambiamento. E' soprattutto, un’attitude, un atteggiamento, oserei dire una visione del mondo. E tale è la Kabbalah, sia pure più in grande: l’antica sapienza è pronta a dare, qui e ora, sapore e forza alla giovane e scattante PNL!", questa l'opinione di Giacomo Bruno, editore e presidente di Bruno Editore. 

Ecco gli argomenti trattati dal testo: 

COME AVVICINARSI ALLA KABBALAH
  • Come amplificare la tua mappa del mondo grazie alla Kabbalah.
  • Come attivare la crescita personale e raggiungere i tuoi obiettivi.
  • La realtà percepita e la realtà globale: le percentuali della nostra percezione.
  • Chunk up, chunk down e chunk laterale: l’analogia, la somiglianza e la prospettiva generale in PNL
COME PIANTARE L’ALBERO DELLA VITA
  • Il modellamento e l’automodellamento: come ottenerli con la visualizzazione energetica.
  • Impara a rigenerarti per rendere efficaci gli insegnamenti dell’Albero della Vita.
  • La struttura dell’Albero: le sefire e i loro punti di collegamento.
  • Come raggiungere il massimo dell’efficienza stimolando i 10 stadi della psiche con la meditazione.
COME FAR CRESCRE I FRUTTI DELL’ALBERO
  • Come raggiungere la pace fisica e mentale e ritrovare l’equilibrio tra il mondo fisico e spirituale.
  • I 3 pilastri dell’Albero della Vita e le 3 vie dell’essere umano.
  • Come rettificare le caratteristiche della personalità e l’integrazione degli opposti.
COME COGLIERE I FRUTTI DELL’ALBERO
  • Il rapport tra Kabbalah e PNL: come creare la connessione grazie alla scala di Dilts.
  • L’area istintiva, emozionale, cognitiva e spirituale dell’uomo e i livelli neurologici di Dilts.
  • Come bilanciare le caratteristiche della personalità con la focalizzazione sulle sfere polari.
  • L’ancoraggio e le sub modalità della PNL per visualizzare le sefire della Kabbalah.
COME PORTARSI L’ALBERO CON SÉ
  • Come regolarizzare pensieri, sentimenti ed emozioni con l’esercizio dell’arcobaleno.
  • Come passare da uno stato psico-emotivo ad un altro con la visualizzazione incrociata.
  • La complementarità delle tecniche psico-spirituali della Kabbalah e della PNL.





domenica 1 aprile 2012

LA CABALA SVELATA



 LA CABALA SVELATA
Kitsch & Chic, Cip e Ciop, Ketchup & Check-up

1 Aprile: Pesce d’aprile. 16 Aprile: ‘pesci’ da aprire. Sì, il sedici di questo mese ci sarà una grigliata di pesce: di cibo per la mente, intendo – con un po’ di spine ma con tanta polpa, annaffiato, ça va sans dire, da buon vino fresco fruttato e, l’ossimoro è d’obbligo per ogni mio pasto nudo, anche un po’ brut.
Insomma, esce il mio quartogenito (c’è un quintogenito, all’origine il cadetto, ma è al momento congelato), un ‘creolo’ aristocratico (se si può): ario (indoeuropeo) nel sembiante, semitico nel cuore (o viceversa). Parlo naturalmente del mio Pnl e Kabbalah, l’ebook tanto atteso edito da Giacomo Bruno editore, un must per PNL e dintorni (qui, sotto il vestito, c’è un bel po’ di roba).
Dicevo, ario (occidentale, anche se la provenienza è dall’India degli Ari, poi Iran di Zarathustra, ora ridotto a ketchup e patatine – no, non tutto: c’è ancora molto caviale e champagne, anche qualche ostrica con perla), come west-coast è la PNL; e semitico, come la Kabbalah. 
Un mix che può essere chic (e choc), come pure kitsch. Comunque, dal check-up, propendo per la prima ipotesi (chic/choc): un ottimo cocktail sceccherato, così dicono (io mi taccio). Si tratta, in ogni caso, che io sappia (smentitemi se potete, ne sarei comunque grato) del primo vero connubio tra PNL e Kabbalah dagli effetti pratici (e teorici – ‘profondi’) a oggi in circolazione, Will Parfitt permettendo (ma nel suo Cabbalah c’è più psicosintesi ed esoterismo – di cui, comunque, nel mio ci sono tracce anche vistose, non solo da CSI: c’è pure un bel po’ di ‘energia’ e spiritualità cristiana).
Comunque (e qualunquemente), ai posteri – anzi ai vostri ‘post’ – l’ardua sentenza. Di una cosa ho la certezza: specie in tempi come questi, la lettura dell'ebook vi aprirà nuovi orizzonti. Se non altro, il terzo occhio e il sesto senso. Salirete, nel migliore dei casi, al settimo cielo (nel peggiore, le occasioni propizie si presenteranno a pioggia...). In tutti i casi imparerete a salire e a scendere dall'Albero della Vita e a cogliere le sue sefire: scopo penultimo, 'accendere' tutti i vostri centro vitali e 'accedere' allo stato che si desidera.
Scopo ultimo: liberare l'essenza.
A proposito di pioggia: per rinfrescarvi le mente e riscaldarvi il cuore, un po’ di righe da Gocce di Pioggia a Jericoacoara. E per chiudere qualche ‘scintilla’ da Pnl e Kabbalah.  

Sintonizzati sulle stesse frequenze, Gaia e Lorenzo ebbero, contemporaneamente, la sensazione panica (nel senso bucolico) di essere un tutt’uno con l’erba, i fiori, i cespugli; con il vociare dei ragazzi e delle ragazze che percorrevano, proprio in quel magico istante, il sentiero sottostante. Col flautare della brezza settembrina, tutt’uno col battito del cuore della formica che dalla mano di lui era passata a quella di lei...
Il tempo, fino a quel momento acerbo, giunse a maturazione e stillò gocce di Kairòs: il tempo propizio pensò bene di fermare le lancette del Chronos, del tempo qualunque (e qualunquista).
Come può esserci Eros senza Imeros? Amore senza Desiderio? I due, ciascuno prima perso nel suo viaggio al termine della notte, si avvicinarono sempre più (la formica...), fino a sfiorarsi in più punti strategici. Un lieve, improvviso, fruscio d’aria increspò i capelli di lei, facendoli vibrare sul viso di lui. Furono uno: lo stesso misterioso montante desiderio, la stessa cruda sensualità che si offriva spontanea e naturale. Un’aspra dolcezza (l’ossimoro…) che fluiva sottopelle, come in rivoli sotterranei mai esplorati. Lo stupore e l’innocenza dei sensi. Complicità e confidenza tra i corpi e le menti (e il luogo). L’eros che si fa ethos.
Lorenzo e Gaia: il corpo di lei abbandonato accanto al suo, le vibrazioni del suo respiro che si accordavano armoniosamente con quelle delle sue membra. Una sinfonia di bassi, di acuti, di silenzi, che sembravano fatti della stessa organza dell’ambiente circostante. Magico, soprannaturale, ma vibrante di passione, di vita, carne e sangue...
Come può esserci Eros se non c’è Afrodite? Più che Laing poté Plutarco!
Forse che vi consiglio di uccidere i vostri sensi? Io vi consiglio l’innocenza dei sensi... Il tempo sempre sospeso, le sensazioni fisiche, epidermiche, tattili, cutanee, s’intrecciavano sempre più con le vibrazioni scaturenti dal profondo; non solo dell’anima, del midollo, dello spirito, ma sgorganti dalle profondità pelagiche del tempo, dei loro tempi... Nietzsche che flirtava con Plutarco.
Se c’è Eros senza Afrodite, è come un’ubriacatura senza vino, procurata da una bevanda fatta con fico o orzo, è uno sconvolgimento senza frutto e incompleto, che presto nausea e disgusta. In quel momento ‘celeste’ e in quella situazione ‘terra-terra’, impastato da sapienti mani, l’intreccio tra vita (vite), cultura (pane) e natura (pan) si fece realtà viva davanti ai suoi occhi stupefatti. Fluendo al di sotto della crosta epidermico-sensoriale ispessita dal tempo. Rotta dal ciceone offerto da Gaia (Circe? Demetra?) a Lorenzo (Ulisse? Proserpina, certo no...), ormai un iniziato ai misteri di Pugnochiuso, il luogo scelto per la visione suprema.
Sophia divina: una volta agitato, l’inciucio stava per raggrumarsi; il vino e l’orzo (con un po’ di miele e spezie) erano lì pronti a sortire il loro effetto su Lorenzo. Che, per la prima volta in vita sua, sentì l’akedia – l’accidia, il mal di vivere che spesso lo assaliva come il demone di mezzogiorno – lasciar definitivamente il posto a una ‘santa’ arroganza: nell’intreccio con Gaia, Lorenzo scoprì l’elogio della riuscita.
“La fiducia in se stessi è l’essenza dell’eroismo.” Superata, in quell’attimo di vita, l’antitesi tra spirito e sensi, trasfigurato e sublimato da questa speciale ebbrezza, libero dal passato e dal futuro, Lorenzo sentì di essere destinato al successo. Una nuova fiducia in sé, scaturita dalle sorgenti dell’essere, una forza pelasgica, un’‘emersoniana’ self-reliance in divenire (e per l’Avvenire), il tramonto di ogni passato, l’emergere di un nuovo Sé, un far sì che i morti seppelliscano i loro morti.
Il terribile era accaduto…
D’altronde: È dolce la stagione della raccolta, quando il guardiano è lontano. (Plutarco)

PNL e Kabbalah. Non ci posso credere: la Programmazione Neuro-Linguistica, la rockstar del momento, che presenta, come guest star del suo concerto, la Kabbalah, una diva d’altri tempi…
Strano, no? Per niente! Come ben sai, la PNL è in continua evoluzione, è un sistema aperto: fa parte del suo stesso DNA l’attitudine a introdurre nella propria “cassetta degli attrezzi” ogni strumento che possa essere utile per il cambiamento. E poi, come afferma Bandler, la PNL è soprattutto un’attitude, un atteggiamento, oserei dire una visione del mondo. E tale è, sia pure più in grande, la Kabbalah: l’antica sapienza è pronta a dare, qui e ora, sapore e forza alla giovane e scattante PNL!
La Programmazione Neuro-Linguistica è una disciplina eminentemente pratica: efficiente, efficace ed ecologica. In grado di “resettare” un individuo in breve tempo, se praticata con costanza, impegno e determinazione. La Kabbalah comporta, dal canto suo, un percorso più profondo e articolato. Qui, senza volerla per questo banalizzare o distorcere, estrarrò dal suo immenso bagaglio di conoscenza solo ciò che ti serve come applicazione pratica alla realtà quotidiana.
La Kabbalah, come ricorda lo psicoterapeuta Will Parfitt, è una guida all’esercizio della volontà, ma è anche un «cammino del cuore»: studiandola e applicandola, creerai sintonia tra l’emisfero sinistro e quello destro del cervello, darai spazio all’intuizione e all’immaginazione, alla correlazione tra i vari aspetti della tua personalità e alle corrispondenze tra te e gli altri. È, infatti, un cammino di trascendenza, come pure d’immanenza: illumina le zone d’ombra dei tuoi rapporti interpersonali e intrapersonali, dandoti gli strumenti per ottimizzarli.
Ma qui, ripeto, esaminerò solo gli aspetti pratici, quelli più immediati, in modo da aiutarti a passare dallo stato attuale allo stato desiderato, per centrare facilmente i tuoi obiettivi e ottenere peak performance.
Il tutto senza toccare i tuoi fondamenti: come la PNL, anche la Kabbalah rispetta i tuoi valori e le tue credenze. Si limita ad “aggiornare il tuo software” e cancellare “virus” e “file” inutili.
Se poi vuoi cambiare il tuo “hardware”, no problem: sia la PNL sia la Kabbalah in questo sono maestri. Ma questa è un’altra storia…