giovedì 25 agosto 2011

SUPERSIZE YOUR DREAMS

SUPERSIZE YOUR DREAMS

I need a dollar or Million Dollar Baby?


(…) When God brings a dream to pass that He’s placed in your heart, it’s going to be greater than you ever imagined. It’s going to be bigger, better and more rewarding. You could say: God’s going to supersize your dream! Your dream may be to just get well, to be able to get around like you used to. That’s good, but you have money left over to be a blessing to other people!
Today, have faith in God. Trust Him because He has good plans for you, and He is ready to supersize your dreams! God thinks bigger. When He supersizes that dream, you’ll not only be able to walk, be able to run! (…) Your dream may be to just pay your bills each month, but God’s dream is to give you an abundance so that you not only have enough for your needs, but you have money left over to be a blessing to other people! Today, have faith in God. Trust Him because He has good plans for you, and He is ready to supersize your dreams!
(sintetizzo il post di Joel e Gloria Osteen, due predicatori del ‘Vangelo positivo’: quando Dio realizza un tuo sogno lo fa ancor più grande di quel che tu avevi in cuore: se tu vuoi solo camminare, Egli ti farà correre; se sogni di avere i soldi per pagare tutte le tue bollette, Egli te ne darà in misura tale da soddisfare, non solo i tuoi bisogni e desideri, ma anche per essere di benedizione per il tuo prossimo. D’altronde, c’è scritto: Cerca prima il Regno di Dioossia, la ‘Banca’ – dopo di che ogni cosa ti sarà data…).
Sì, Dio (o chi per Lui, fosse pure il ‘caso’ o tu…  se non ‘credi’ agisci ‘come se’) rende super i tuoi sogni: non solo li realizza, ma ne amplifica i ‘desiderata’. Nella PNL, per “entrare in situazione”, ossia zompare nel proprio ‘film’ personale (identificandosi con l’eroe - magari prima eri solo uno 'zombie') per poi ‘copiarlo’ e ‘incollarlo’ nella situazione reale, ossia nel ‘qui e ora’ – passando dallo ‘stato attuale’ (spesso ‘loffio’: low state) a quello ‘desiderato’ (peak state) – si agisce sulle ‘submodalità’ (intensità, distanza, grandezza, ecc. delle modalità visive, uditive e cinestesiche delle immagini e delle sensazioni), in modo da ‘supersize’ o ‘mini-size’ le emozioni; e, di lì, a cascata, le tue azioni e tutto quello che poi ‘succede’: ossia, dal desiderio alla volontà, all’azione, al comportamento, al destino… Insomma, il tuo successo o insuccesso.
A sogni (e film, soprattutto pensieri) colorati, vividi, stinti, sfocati, s’incolleranno corrispondenti realtà (stelle, stalle, stelline, stille – di pianto – o stami, pistilli, orchidee, orchi…). Noi siamo ‘vortici’ nel ‘campo quantico’ (nell’universo pluriverso-spirituale), solo in parte ‘cristallizzati’ (più o meno perfettamente: ora si parla di generazione ‘indaco’ o ‘cristallo’ – d’altronde, in Gioele, nell’Antico Testamento, e all’inizio degli Atti degli Apostoli si dice:  io spargerò il mio Spirito sopra ogni persona:  i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni...). 
Come tali, attiriamo tutto quello che è ‘simile’ al nostro modo di pensare, di agire, di pre-vedere il nostro futuro: siamo delle ‘calamite’ (anche di calamità), degli ‘attrattori’ (di trattori, tratturi, iatture, iettature, ‘fatture’, fratture… ma anche di Ferrari, champagne, ‘estasi’, sia solitarie – gli ‘stati di grazia’, le ‘illuminazioni’, le ‘esperienze delle vette’ – sia l’extase à deux). Sei tu, nella stragrande maggioranza dei casi, a decidere se per aspera o ad astra (comunque, come nel ‘viaggio dell’eroe’, l’’iniziazione’ e i ‘riti di passaggio’ sono necessari: ti ‘forgiano’ e ti rendono ‘flessibile’ e, insieme, ossimoricamente sfaccettati come un diamante. Ricorda: per aspera ad astra; e soprattutto, mira (al)le stelle!).
Bene, il post ‘agostano’ (anche un po’ agostiniano: ama e fa’ ciò che vuoi!), in attesa del ‘viaggio dell’eroe’ (con il mio personal Jesus) che partirà a settembre, nasce dall’occasionale zapping su MTV featuring Aloe Blacc e il suo I need a dollar. Subito mi sono ricordato di Tony Robbins e di quando, coach alle prime armi, s’imbattè nottetempo in un barbone che, a digiuno di PNL (e non solo…), gli chiese, non l’’eccellenza’ (un bel bigliettone), ma solo qualche spicciolo. E tutti noi, checché diciamo, siamo come quel clochard: non tiriamo la cloche per ‘decollare’, ma preferiamo rimanere polli, nella nostra piccola aia, in attesa di essere serviti sulla tavola…
Ma c’è anche chi bussa al ‘milione’: dal pollo, sia pur di marca, al Marco Polo o Million Dollar Baby sulla via di Shangri-La o del miglior ring… Del resto, tra un KO e un OK c’è di mezzo solo un cambio drastico di direzione (metànoia) o un capitombolo…
E noi ne faremo di giravolte! Turn, turn, turn...