venerdì 26 giugno 2009

SHUT UP AND DRIVE

SHUT UP AND

RIDE ON ME!


“Via le scarpe basse, via le orride ballerine, via gli stivali rasoterra. Da oggi solo altezze aeree. Da oggi si sale su, ci si slancia e si ondeggia e si affonda di più sul cemento. Ché anche la musica la segui meglio e i capelli scivolano ondosi e la gonna trova quel perfetto punto della gamba in cui fermarsi e i tendini sparano in su e senti che potresti, davvero, arrivare dovunque, e tutti lo noterebbero, che arrivi. Le ginocchia così meravigliosamente elastiche. E la caviglia, sì, bellissima riflessa nello specchio del negozio sotto casa, fra il nero e la luce del sole e dell’ombra.”

Anche se non porterò mai la gonna (mai dire mai…), ne ho avuto conferma dal blog di tal Gaia (nomen est numen – e poi di dee ne conosco un paio): devo volare alto, a costo di scivolare (a proposito il blog è Le stanze di Gaia è interessante e qualche volte ho interloquito…).

E tu? Devi volare sempre più in alto!

Ma per far questo devi prima affidarti alle braccia di chi condivide le tue speranze.

Poi potrai volare senz’alcuna altra ala che non sia la tua.

Anche perché il tuo mentore sarà sempre il tuo angelo custode…

Il suo nickname? Fa’ tu… purché sia secret (and sacred).

Riprendiamoci il corpo con la danza, lo sport, la parola, la bellezza.

Ripeto: il corpo è “il cardine della salvezza”. Caro cardo salutislo diceva Tertulliano (quando stava bene…). Il corpo è la “grande ragione”: così si esprime Nietzsche (prima di abbracciar cavalli…), contrapponendola alla “piccola ragione” dell’intelletto.


Sì, il corpo è espressione fisica dell’anima, il suo prolungamento… Il corpo è ‘pienezza’, shalom.

E noi dobbiamo fare lo slalom tra spirito e corpo (gli sci sono lanima scivolosa, sdrucciolevole – e lo spirito, freddo come il ghiaccio ma caldo come il desiderio).

Chi ama il mondo odia Dio? No, Dio si rivela a chi agisce nel mondo, a chi lavora, chi gioisce, a Maria, a Marta, a Maddalena…

Si palesa lì dove la Parola si fonde, ossimoricamente, col Silenzio, il Dubbio coabita con la Fede, la stasi con l’estasi…

Sì, lì c’è Dio.

E in questo modo, dalle nostre piccole storie passeremo alla Grande Storia!

Allora, non hai certezze! – mi dirai.

Certo che non ne ho… Il dubbio pone la ricerca, spinge al cambiamento.

Il dubbio inquieta, eppur acquieta…

“Non ha quiete chi è privo di qualsiasi inquietudine. Non ha quiete chi è abbastanza pigro o egoista per non crearsi alcuna inquietudine o per tenersene alla larga.” Questo è Karl Barth, il teologo, spirito deciso, mai quieto.

Dio stesso è certezza che alle volte dubita. Ne troverai delle conferme nella Bibbia. Un Dio che ci ripensa, che si pente, che cambia idea…

Il dubbio abita la fede, la rende una dimora abitabile, ammobiliata, calda. Dio rivelandosi si vela e la verità corre nuda verso di Lui.

Dai, corri anche tu!

Shut up and drive!


Fermati e ascolta il tuo Dio!

Dinamica e calma. Entrambe sono a disposizione dell’uomo e della donna ‘realizzati’.

Pensa allo yogi: è al tempo stesso sacrificante, sacrificio e destinatario delle offerte. È lo specchio del drago e l’albero del mondo.

E tu devi infrangere questo specchio, devi uccidere il drago per poter creare ogni cosa.

Kill me softly! Per poter diventare asceta o mistico, devi, quindi, prima passare per la strada scivolosa delle passioni. Poi potrai fare il salto nell’Abisso…

Devi superare coscienza e ragione, che sono solo delle barche per traghettarti verso la ‘supercoscienza’.

Come ti dice Guénon, la coscienza ti aiuta a diventare "Uomo Vero" (il ‘sé’), mentre per trasmutarti in "Uomo Trascendente" (il ‘Sé’) devi liberartene, devi andare oltre l’individualità. Così potrai diventare dio (anche con la maiuscola). Dio e Dea!

Per giocare con le parole, per farti ‘dio’ e ‘dea’ devi abbandonare l’odio e abbracciare l’idea.

Sì, l’idea ‘originaria’ di quello che tu sei: incomparabile!

E per essere tale devi quindi sacrificare il tuo ‘te’, liberarti dalla sottomissione di chi ti vuol ricattare con le sue meschinità, di chi ti spia, ti succhia l’energia…

Non ti curar di loro ma guarda e passa!

Tu puoi gestire le situazioni, you can.

E come dice Tony Robbins: If you can’t, you must. And if you must, you can!

Se non puoi, devi. E se devi, puoi!

Riscattati dall’avidya, dall’ignoranza. Lascia la banalità, la volgarità agli altri, tu sei oltre!


Lo so, cerchi il sole sorgivo e continui a fantasticare nella twilight zone… dove attorno a te non c’è nessuno. Nessun ricordo. Tu odi i ricordi. E ami amare. Hai sognato un destino diverso. Pensavi che quello attuale fosse il tuo, ma ora ci stai ripensando e pensando… Forse sei a una svolta. Gli altri ti criticano – forse ne hai dato adito, o ti sei fidato troppo – ma ora sei alle soglie del cambiamento. Il tuo “stato desiderato” è alle porte…

“Quello che veramente ami è la tua vera eredità, strappa da te la vanità … cerca nel verde mondo quale posto possa essere il tuo … strappa da te la vanità … sei un cane bastonato sotto la grandine, un’ortica rigonfia in uno spasmo di sole, metà nero metà bianco … strappa da te la vanità, ti dico strappala…” (Ezra Pound, “raccontato” da Pasolini)

Ultimamente hai vagato nel buio come un caino segnato (e trasognato), nei coni d’ombra terracquei e nelle atre profondità plutoniche (forse qualcosa ti turbato in questi ultimi giorni… ma kissenefrega – kiss kiss bang bang!), ma ora, anche a costo di inciampare, scivolare, impaludarti, scontrarti con il treno del presente, devi farlo strano. Ossia diverso da come hai agito finora.

Vedrai che noteranno il tuo cambiamento e, vedendo la tua nuova ‘professionalità', a riacquistata ‘solarità’, rimarranno straniti, basiti, imbalsamati (loro che sono imbolsiti…).

Se, per dirla alla Céline (quello dei puntini di sospensione), il lato teatrale del disastro ti entusiasmava, ora sei in direzione di una nuova Thule (prima c’erano state solo tulle, pizzi, fiori artificiali).

Merito della PNL di cui faccio accenno in questo blog? Sì, ma specie merito dello Spirito.

Sì, I care for you. E per questo, fior da fiore (flos de floribus), un breve esercizio PNL (con spirito):


Rilassati, respira consapevolmente, chiudi gli occhi…

Ricorda quel blocco psicologico che hai avuto quella volta...

(è una vita che hai blocchi! Nonostante le tue ‘sicurezze’…)

quel blocco che ancora ti crea disagio (sì, devi pensare proprio a una “situazione specifica” che ti blocca):

guarda quel ‘blocco’, ascoltalo e percepiscilo con attenzione.

Quando hai la certezza di averlo identificato:

chiudilo nel pugno della tua mano sinistra, quasi stritolandolo….

(sì, blocco x – dì ad alta voce il nome della ‘cosa’ che ti blocca – io ti stritolo!)

Mentre mantieni il pugno stretto… pensa intensamente (colorandolo, ingrandendolo, ‘illuminandolo’) a cosa avresti avuto bisogno in quel momento per superarlo…

a cosa ti avrebbe sbloccato (la parola, la carezza, lo sguardo, di una persona amica):

guarda, ascolta, senti con attenzione questo tuo ‘desiderio’…

Racchiudilo, stringendolo con passione, nell’altro pugno.

Ora apri e stringi più volte contemporaneamente entrambi i pugni.

Percepirai una scarica emozionale e una sensazione di forza che ti pervade tutto il corpo…

SHUT UP AND DRIVE!



lunedì 22 giugno 2009

GROOVE IN YOU

DO YOU WANNA RIDE AGAIN?

La punta pivottante si sradicò dalla curva superiore, ruotando di novanta gradi fino a toccare la superficie d’appoggio, per poi rotolarvisi sopra e scomparire nel buio.

Senza rumore. Priva dello stiletto, la sovrastruttura eccentrica venne meno, atterrando non priva di grazia sulla pista ancora pulsante di vita superiore. Con rumore.

Marzia si rialzò e riprese il breve viaggio, recuperando lo svantaggio sulle altre ragazze. La musica degli Oasis, eccessiva ma energizzante, continuava a martellare. Compulsiva, più un tapis roulant che un tappeto sonoro. Ma era quella giusta – concordia discors – per l’ora e la controra. Chiodo scaccia chiodo.

Lei (Marzia e il sound-track) e la notte: due amiche in rotta. Schiodate.

Parafrasando Battiato, si sarebbe potuto dire che “era sola come un ombrello su una macchina da cucire, dalle pendici dei monti Iblei a settentrione, per universi e mondi...”

Ok! Hai letto con attenzione? È un breve brano tratto dal mio inedito di cui ogni tanto parlo: Gocce di pioggia a Jericoacoara (a dire il vero c’è n’è un altro, ordinatomi da una direttrice editoriale, ma non l’ho ancora completato, perché sto per terminare un saggio sulla PNL spirituale).

Rileggi lentamente il brano, soffermati sui suoni, sulle atmosfere… È ormai estate e certe atmosfere glamour ti piaceranno, ma…

Sì, c’è un ma! Tu vuoi andare oltre l’apparenza, vuoi tirare fuori la sostanza, vuoi farti valere per ciò che sei! Sì, lo so, è difficile capirti, saperti 'interpretare', per chi non sa vedere oltre, per chi è 'grezzo' (e tu sei un diamante, sfaccettato...), per chi non riesce a vedere il mondo che c’è dietro il mondo…

E se oggi, che poteva essere una splendida giornata, qualcosa è andato storto, non ti preoccupare… Sei in una fase di passaggio, e gli ‘spiriti’ ostacolatori fanno di tutto per non farti godere quei momenti di felicità.

Ma non aver timore: ormai stai prendendo tu il timone della tua vita e sai quando agire e quando fermarti!

C’è il tempo della gioia e c’è quello della noia… Ma il tempo delle gioie, sia pure di pochi momenti, purché ripetuti, riscattano il grigiore (sia pure patinato) delle ore interminabili…

Sì, nei prossimi giorni avrai momenti di gioia!

I giorni declinano. Il nostro animo cresce.

Senso estetico e fame di cultura: il duo che ci mantiene in vita.

Ti riconosci in queste ultime due frasi? Se sì, seguimi in questo breve “fior da fiore” di PNL spirituale (de floribus – mi verrebbe da dire).

Poi, quando l’ebook uscirà, potrai lanciarti!

Anche senza paracadute (c’è chi ti prenderà al volo…).

E vai con la mini-lectio (divina? Più che altro, un intreccio tra spirito e carne…):


Potrai attivare un approccio sfaccettato alla realtà (l’approccio del diamante) solo ‘coltivando’ la tua ‘essenza’, cioè il vero Io, non la copia che agisce per conto di esso…

Ma la cosa più interessante è che la tua essenza - ossia il tuo spirito - non è in altri mondi, ma è connaturata in te, è ‘innervata’ nella tua anima, nella tua personalità, nel (sotto, dietro) il tuo Io…

Il divino è in te!

“Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai…”

(dal Vangelo di Tommaso)

E con questo percorso di PNL con spirito – un approccio sfaccettato come il diamante (quasi ‘sferico’: comprensivo di tutta la realtà, per quanto umanamente possibile…) – stai cambiando il tuo modo di accostarti alla realtà.

Come?

Attraverso una ‘chiarificazione’ e ‘raffinazione’ della tua personalità.

Sei sempre tu… ma con un Io più ‘tonico’, ‘deciso’, ‘risolutore’, essenziale…

È un approccio psicologico che produce stati ed effetti spirituali (e viceversa):

sempre con il fine di realizzare il tuo stato desiderato.

Ripeto: se hai difficoltà, perplessità, un qualche rifiuto psicologico ad accettare l’approccio ‘spirituale’, allora non girarti indietro, ma agisci ‘come se’ (fosse comunque vero):

avrai in ogni caso degli effetti positivi.

Attraverso un ‘lavoro’ sui tuoi pensieri (genetici – di ‘famiglia’ – e personali), consentirai allo spirito di ‘uscire’ sempre più allo scoperto.

In tal modo la comprensione della realtà avverrà in modo completo, unendo l’approccio spazio-temporale (l’approccio emotivo e l’approccio mentale) a quello ‘cosmico’ (spirituale).

L’approccio emotivo è il riflesso personale del contatto con l’esterno. E tu sei pura emotività! L’approccio mentale invece non richiede alcun contatto esterno con il mondo, in quanto sarà il ragionamento ‘causale’ (deduttivo o induttivo) a condurti alla tua “visione del mondo” (in ogni caso, ‘colorata’ dalle emozioni). Sei tu mentale? O sei pura fisicità?

Questi due approcci, se integrati tra loro in modo strategico e ‘spiritualizzati’ (ossia inclusi in una visione del mondo aperta a ogni possibilità, concreta e astratta, visibile e invisibile), ti porteranno a uno “stato di picco”.

È vero, la mente deve rispondere, deve vedere e capire affinché possa esservi una trasformazione. Altrimenti essa blocca la forza dell’essenza. La mente compie una parte del lavoro, ma non può farlo tutto. L’altra metà del lavoro, la metà più fondamentale, è compiuta dall’essenza stessa, con la sua semplice presenza. L’essenza è l’agente trasformatore. (Almaas)

Quindi, l’approccio emotivo e quello mentale portano ad una comprensione relativa della realtà.

I due emisferi del cervello rappresentano proprio tali due approcci:

quello mentale, tipico dell’energia maschile, e quello emotivo, tipico dell’energia femminile.

I due approcci, se uniti, e ‘infusi’ di ‘spirito’ (ossia ‘aperti’ a una visione ‘cosmica’), consentono una più completa comprensione della realtà.

“Ma noi continuiamo incoraggiandoli a usare le proprie ali. Queste ali sono la tua intuizione e ispirazione. Stringi amicizia con le tue ali, piuttosto che con la frustrazione e la depressione. Per molti anni ho fatto così, senza spiegare praticamente nulla al di fuori dei concerti. Alla fine, circa sette anni fa, ho deciso che avevo bisogno di rivolgermi alla gente a un altro livello; sentivo che dovevo far sapere loro che stavano entrando in un’era di splendore. Lo splendore può essere interiorizzato solo quando le persone si risvegliano alla propria assolutezza, a tutto ciò che sono”. (Carlos Santana)

Te l’ho detto in prosa, ora in musica (Oye como va?):

chiudi la bocca, chiudi gli occhi, apri il tuo cuore e sarai illuminato…

Dai, spiega le ali, vola!


Esercizio (the fool on the hill)

Immagina di stare su un pendio che domina una grande valle…

Alla base del pendio c’è un grande anfiteatro.

Guardi il sole tramontare: la tua anima si espande…

il tuo spirito si fonde con lo Spirito.

Sotto di te le tribù, le folle, si stanno radunando da ogni dove.

A migliaia riempiono la valle, a centinaia affollano l’anfiteatro…

Rullio di tamburi, cembali, trombe, danze, canti, sons et lumiéres…

Il tuo spirito vibra all’unisono con le vibrazioni di ogni lunghezza d’onda risalente da valle.

Hai la sensazione di far parte di una trama di spirito e sangue…

Tutto è Uno, tout se tient…

Tu sei unico/a, tu sei tutto, tu sei…


Dopo questo esercizio, se fatto con consapevolezza, ti sentirai pieno/a di energia ma anche ‘impalpabile’…

E se ti senti impalpabile, sarai sempre più ‘ricettivo’, sempre più ‘intuitiva’.

Le intuizioni sono, infatti, qualcosa di impalpabile, oserei dire spirituale (la ‘carne’ è ‘palpabile’).

Come vedete, la vita è ricca di ‘senso’ e già sapere questo ti porterà di colpo (dopo tanto girovagare a vuoto) sulla giusta strada per raggiungere le alte vette della consapevolezza.

E non è un cammino ‘affannoso’… anzi, non appena iniziierai il viaggio alla ricerca di ‘senso’, avvertirai dentro di te una tale energia benefica da indurti in un duraturo stato di pace e benessere (ben-essere).

Dal caos… la stella danzante!

Se prima in te c’era il caos (emotivo, dei pensieri, delle tue subpersonalità che si azzuffavano all’interno e al di sotto del tuo Io), una di quelle ‘scintille’ è diventata una stella, che ora danza nel cosmo.

Il caos, la confusione, è l’anticamera della crescita.

Ma ora, dopo il caos iniziale e dopo la ‘danza’ hai bisogno di quiete:

c’è il tempo per il divenire e il tempo per l’essere…

Oggi è il tuo giorno: prendilo al volo e vola con la tua nuova vita!


mercoledì 17 giugno 2009

Don't keep me hangin' on

Don’t keep me hangin’ on!


La ‘dolcezza’ che stai provando seguendo le ultime vicissitudini di questo blog ti fa nascere nel cuore una gioia tale che non puoi non pensare di essere tutta avviluppata interiormente dall’abbraccio divino dell’amore. Ora, questa gioia e questa ebbrezza sorpassano in dolcezza, per l’anima e per il corpo, tutto quello che il mondo intero può darti.

È lo Spirito che si diffonde nel cuore, per mezzo dei suoi doni, e vi spande una così grande e gustosa consolazione ed una tale gioia che il cuore interiormente straripa.

Allora si comprende bene quanto sono miserabili coloro che restano al di fuori dell’amore. La gioia così provata fa quasi sciogliere il cuore, tanto che non puoi più contenerti sotto l’abbondanza della gioia interiore e dell’ebbrezza paradisiaca dei sensi.

Ti è piaciuto il brano? Non è tutta farina del mio sacco, ma è la mia elaborazione di un excerptum dall’opera di un ‘mistico’ medievale.

Ma c’è il mio spirito!

Tu, leggi il brano, rileggilo, gustalo, sentilo a pelle, sottopelle – I got you underskin… fatti titillare dal ‘tocco’ delle parole, fatti pervadere dall’ebbrezza delle emozioni…

”Quando il liuto intona la melodia, il cuore, impazzito, spezza le catene. (Gialal al-Din Rumi)

Sì, richiama immagini piacevoli, ricordi che ti fanno sognare, vibrare, addolcire…

Fa’ tintinnare, vibrare, il campanellino dei tuoi sensi.

Vedrai che anche lo spirito comincerà a vibrare…

Il tuo angelo è dietro l’angolo (no, forse è in ascensore…)

Cambiare la vita significa cambiare la vibrazione…

Volere una cosa significa mettersi sulla stessa vibrazione della cosa.

E tu cosa vuoi?

Desiderala con intensità e l’avrai!

Pensa con desiderio a ciò che vuoi, visualizzalo, facendoti pervadere da tutte le sensazioni che più ti ‘attizzano’ (suoni, profumi, atmosfere, musica, colori, luci, sguardi…) e poi all’apice della tua visualizzazione stringi il pollice sinistro tra indice e medio.

Hai gettato il ‘seme’ del tuo ‘desiderio’ nel terreno ‘fertile’ dello spirito: tra non molto si avvererà!

Se due persone, o, in generale, due realtà, sono ‘innamorate’ l’una dell’altra, respirano la stessa stimmung, la stessa aria (e aura).

Entrano così in comunicazione, in comunione. Il Tu e l’Io di due ‘comunicanti’ s’incontrano nel Mitwelt, nel mondo comune tra i due mondi, nell’intramondo. E lì suonano le campane…

E soffia lo Spirito.

Tu sei passato (o passata) da un mondo solitario (anche se affollato di gente benpensante, benvestita, benestante… ma ora hai dato loro il benservito!) a un mondo in cui due ‘mondi’ che per tanto tempo si sono rincorsi sono arrivati finalmente a ricongiungersi…

Let’s stay together…

La Dynamis (lo Spirito) sospira, ti fa respirare, riempie, ricuce, dopo aver “dato un taglio”. Ti fa rivivere…

“To suffer one’s death and to be reborn is not easy.” Sì, ha ragione Fritz Perls, lo psicologo ‘ghestaltico’: è difficile, non è uno scherzo, morire per poi rinascere…

Muori alla vita inutile e rinasci alla Vita…

E se c’è vita, c’è vittoria. Tutte le tue sconfitte, piccole cadute o débâcle, si tramuteranno in vittorie. Il tuo valore sarà riconosciuto (specie da te…).

Tu sei stata pronta (pronto) a investire il tuo tempo, la tua energia, le tue emozioni, la tua passione, per creare la vita dei tuoi sogni.

“Chi guarda dentro sogna, chi guarda fuori si risveglia” – parole di Jung. E per stare sulla stessa lunghezza d’onda: “L’uomo saggio non dà le giuste risposte, ma pone le giuste domande.” Sono passato a Claude Levi-Strauss.

E per concludere in bellezza, con Isaia: “Quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, si alzano in volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.” E scusami se è poco…

E tu: sogna, guarda dentro te (e a chi ti guarda con sguardo ‘diverso’), ‘risvegliati’, fatti le giuste domande e… non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Pensa che puoi volare e… ti cresceranno le ali!

Più ti senti leggera, più sei libera dal tempo… e più le cose ti scivolano addosso!

Sei un essere di luce, illumini tutto, niente ti può scalfire, non hai corpo (e sei un corpo…)

Sei un essere fisico, hai emozioni, vivi perché ora sei viva, sei vivo: hai pensieri, emozioni, passioni, ma la luce toglie ogni ombra da te.

Sei leggero, leggera, nulla può ancorarti a terra.

Sei un essere fisico, sei ancorato a terra, ma se vuoi puoi volare…

Sei presente al presente… Il presente ti risponde.

Sei presente al passato: il passato ti riconosce e va via.

Sei presente al futuro: il futuro ti riconosce e viene da te…

Se tu sei nella luce, non hai più cognizione del tempo…

Disconnettiti dall’attesa o dal ricordo, vivi l’ora…

Ricorda: oggi è il tuo giorno!



lunedì 15 giugno 2009

Do you wanna ride?

Do you wanna ride?


“L’esistenza non la puoi mai dedurre, la incontri.”

Devi uscire definitivamente dalla tua ‘bolla’ (la comfort zone), devi passare sotto le spade degli angeli a guardia del giardino dell’Eden...

Devi estrarre la spada dalla roccia, devi sciogliere il nodo che ti lega, devi scegliere (ma puoi avere anche più opzioni: l’importante che almeno una ti dia lampi di felicità!).

Devi vivere

“Giro, faccio cose, vedo gente… così tu mi dirai. Ma non basta…

Puoi andare al miglior party della zona, quello dell’avvocato, del notaio, del ‘commenda’, di chi vuoi… ma ti rimarrà l’amaro in bocca se non sei lì con chi ti dà la carica o non trovi uno (o una) che ti dà la scarica...

Non importa se l’incontro è effimero, l’importante è che il suo effetto sia duraturo.

Goditi quei momenti e rivivili quando hai bisogno di pace o di energia.

Sei nervoso, sei nervosa?

Ti senti vuoto, confusa…

Ma in uno scatto di ‘ultima’ vitalità vuoi succhiare il midollo della vita?

Allora, inizia a prepararti alla ‘rinascita’ (c’è un lui o una lei che ti aspetta dietro l’angolo, o dietro l’angelo…).

Dai, prova!

Rivivi l’ultima ‘scena’: ti guarda, lo guardi… sorridi, sorride… ti prende la mano, la porta sulla guancia: l’indice segue il contorno delle labbra jolie, ti carezza i capelli, poi la nuca, il collo, ti cinge la vita…

Bene: nel momento clou della visualizzazione, quando tutti i tuoi sensi sono accesi, premi pollice e indice della mano destra, formando un occhiello.

Ripeti l’esercizio più volte nei prossimi giorni e vedrai che ti basteranno pochi secondi per calmarti di colpo, addolcirti, sdilinquirti, volare al settimo cielo.

Poi, addirittura, ti basterà fare ‘click’ (ossia il solo ‘occhiello’ con il pollice e l’indice destro) per acquietarti (non ci sarà nemmeno bisogno di rivedere il film mentale).

Se poi vuoi caricarti, ‘energizzarti’, visualizza una situazione in cui sei stato (o stata) vincente: per esempio, tu che seduci con il tuo fascino e ti porti sulle spalle la preda…

In questo caso, al momento culminante del ‘film’, devi fare ‘click’ con la mano sinistra (l’analogo del click destro, oppure, è più efficace come ‘energizzante’, stringi il pollice sinistro tra l’indice e il medio).

Sì, calmati, energizzati (ti consiglio su YouTube More and More di Joe e Do You Wanna Ride? [Love scene] di Adina Howard, due ‘pezzi’ che ti attizzano…), ma non vivere più la tua vita piatta, anche se tra lusso e SUV (“… dove ci sono le Range Rover non può esserci una gran sete di conoscenza” – così secondo la Grazia Verasani ‘noir’ di ‘Quo vadis, baby?’ Ma io forse ho trovato l’eccezione…).

Dai, incontriamoci! (oltre il blog, oltre il click…):

Ci incontriamo agli angoli delle strade. A coppie, a grappoli, a stringhe sempre meno sottili. Cresciamo all’ombra dei portici, come batteri, morule, embrioni di future miriadi, angeli sparsi in cerca di paradisi possibili.

Siamo le membrane plasmatiche del centro e delle periferie urbane, giunzioni occludenti il vuoto delle menti e delle anime, teurgi plastici in cerca di corpi da rigenerare. Col forcipe dello spirito recidiamo le sbarre dell’anima e liberiamo dai ceppi impazienti i dèmoni dormienti. I nostri e gli altrui.

E noi? Infine nudi nello spirito, ancora paludati nell’azione, palestrati nell’animo continuiamo a nasconderci nelle segrete latebre delle lubriche piazze affollate. Per poi sbucare alla Kubrik nelle strade bucate e imbucarci, zampillanti e ludici come eroine zompanti, tra gli zombi nei corridoi sussurranti – riservando ai gorgoglianti portici le nostre residue ore aliene (è lì, nelle gallerie urbane, il nostro brodo di coltura).

Sì, io e te siamo nudi nello spirito, paludati nell’azione, palestrati nell’animo…

Perché hai scoperto, come Melissa P., che:

”Lo spirito d’Amore è ancora ostacolato dal nodo posto sul fianco sinistro. Ecco allora che colui che ha slacciato la parte della Sensualità vedrà in me solamente la donna, la bambina, o genericamente, la femmina, in grado solo di ricevere sesso, niente di più (…) Quando poi qualcuno slaccerà solo la parte dell’amore anche in quel caso darò unicamente una parte di me, una parte minima sebbene profonda. Poi, nella vita, un giorno qualsiasi magari arriva quel carceriere che ti offre entrambe le chiavi per liberare te e i tuoi spiriti: sensualità e amore sono liberi e volano.”

Sì, spirito e vita (lo spirito è vita). Ma vita attraverso i sensi…

Ricorda: “Si tratta di arrivare all’ignoto mediante la sregolatezza di tutti i sensi.”



mercoledì 10 giugno 2009

Kind of Blue

Blue-marine

C’è del ‘blu’ nella tua vita?

Blu come l’azzurro del cielo, o blu come blues? (il blues triste, senza nemmeno il rhythm…).

Per capire qual è il tuo stato attuale (in attesa del tuo stato desiderato), se blue sky, blue moon o blue-mood, ascolta Kind of blue di Miles Davis e capirai…

Devi superare l’uomo e anche la donna che sono in te!

Devi riandare con lo spirito alla tua natura ‘essenziale’ (quasi-divina…), alle radici: ma dopo il bagno nelle fonti ancestrali devi asciugarti al sole dell’oggi, per ‘colorarti’ di bronzo o imperlarti di gocce d’ambrosia, come la venere ebony di More & More (di Joe, un singer che più cool…).

Sii duttile come un giunco: io sarò funky, tu chic, ma il Porsche va bene per entrambi!

Perché siamo TGV, non tradotte…

Balla sulle tue rovine, ricomponile, restaurale, ma innesta in esse qualcosa di nuovo, di contemporaneo.

Torna all’età dell’oro per ‘scioglierla’ e fanne una nuova collana.

Solo ora stai aprendo l’ostrica…

I giorni futuri ne siano i grani (le perle nere), gli eoni i bracciali, il “gran giorno” la corona.

Vivi l’oggi, con tutte le sue nuvole (ma non ne vedo più…), vivi il domani malgrè ancora offuscato dalla nebbia quotidiana (ma anch’essa non c’è più…); goditi l’effimero solo per quel che ti serve (baci rubati…) e il duraturo per quel che sa di eternità.

Ma soprattutto coltiva l'ossimoro (tu sei ghiaccio bollente...).

Il grande meriggio è vicino… ma tu devi renderlo, se si può dire, ancor più prossimo, sino a farlo sorgere dentro di te:

l’anima vuole vedere il sorgere del giorno, lo spirito il meriggio, il corpo la controra….

Segui la stella – la terza, a destra… poi diritto fino al mattino. Fermati lì!

Solo allora starai sulla via verso un nuovo mattino. La via del tuono…

Acquista la “libertà di spirito” e rendi schiave le tue cattive inclinazioni. Raffinati, rassodati, ma con passione (e con juicio).

Via mistica, via cosmica, via metafisica, via fisica? Via tutto…

L’importante è ‘ri-suscitare’ la tua vera natura (solo io e te la conosciamo… nessun altro): (re)suscita la tua essenza, falla uscire dalla sostanza, suscitala dalla ‘res’ e attraverso la ‘res’.

Che la res sia extensa o cogitans, fai tu, purché sia intensa!

La tua bellezza salverà il mondo!

Ci trascinerà, ci inebrierà senza ubriacarci, ci possederà…

Anche se Ezra Pound c’insegna che la bellezza è difficile.

Ma a noi niente e nessuno ci fermerà.

Succhiamo il midollo della vita!



domenica 7 giugno 2009

A new day has come

DIES NATALIS


Hai avuto un incontro ‘fulminante’ che ha fatto di uno di questi giorni il tuo dies natalis? Sì, il giorno di inizio di un evento importante…

A new day has come!

Day, dies, diurnus… giorno. Tutto nasce da div: radice indoeuropea che significa luce e, per traslato, Dio. E se c’è Dio, c’è un sottile suono di silenzio…

C’è l’ebbrezza che prende i tuoi sensi e il tuo spirito e c’è la parola che non riesce a esprimere tutti i tuoi sentimenti e che sfiamma in un linguaggio segreto che nemmeno tu riesci a comprendere.

Allora, fermati e ascolta il tuo Dio!

Tutto quello che ti sto dicendo non ti deve stupire: ci sono momenti della vita in cui il tempo normale (il chronos) viene sopraffatto dal tempo oltre (l’aion), in cui si vivono momenti magici, frammenti di eternità. Non solo, ma in questi brevi ‘sprazzi’ di aion ecco presentarsi all’improvviso l’occasione irripetibile, il “tempo propizio” (il kairòs).

Sono questi i momenti in cui puoi succhiare il midollo della vita…

Ma come può accadere tutto questo?

Solo se ti predisponi ad aprirti a tutto il ventaglio di possibilità, se dai la possibilità alla tua ‘essenza’ di uscire dal ‘guscio’ della tua personalità e frantumare la tua ‘corazza’ emozionale e mentale.

Ridisegna nuovi percorsi nella tua “mappa mentale”, apri il tuo cuore all’ascolto emozionale di chi ti parla e ti guarda in modo diverso, non soffermardosi solo sulla tua apparenza ma scavando in profondità.

E io voglio scavare…

Sì, ma lo ‘scavo’ dev’essere subito riempito. Non devi pensare al passato, ma solo al presente (e al futuro, ma reso presente).

Tu sei un unicum (non l’amaro…), sei sparkling champagne…

Brindiamo. Leviamo i calici. E se c’è il calice c’è il ‘graal’: la scoperta di una vita nuova, al di là di ogni contingenza quotidiana.

Ricorda, questo è il giorno! Il Regno è dentro di te e tu sei a un passo sia da Kether (la ‘corona’, nella Kabbalah) sia da Malkhut: la Shekinà, il calice (femminile) divino.

E se con la “tecnologia spirituale”, di cui ti parlerò sempre più spesso, riuscirai a passare da una visione ‘piatta’ del mondo a una weltanschauung sfaccettata come un diamante, allora avrai un approccio alla vita più ‘schietto’, ma anche più ‘brillante’ (smart).

E più che una Cayenne sarai una Ferrari…

Allora, come Jung, potrai dire: Se io credo… Io so!

È ora di lasciarti. Solo qualche goccia di pioggia (dal mio romanzo carillon, riadattato per questo contesto).


Il tempo sospeso, impassibile. Qualche ora ancora per recuperare anni passati e ritenuti ormai irrecuperabili. Ogni azione del tuo ieri, positiva o negativa agli occhi degli esseri umani , aveva il suo valore, irrevocabile, indelebile, il suo imprinting, la sua traccia.

Il percorso era ormai tracciato, ogni perplessità stracciata: circumference (alla Emily Dickinson, pensando però alle gambe di Angie), presenza traboccante, vastità che sempre si dilata. E poi awe – sempre alla Emily –, timore estatico di fronte all’oceano della vita. E tuo nuotavi, senza costume…

“Ponimi come un sigillo sul tuo cuore: così resterò impresso in te per sempre.” Un tatuaggio indelebile, come quello dell’amore fou del Cantico dei Cantici, ma che ora ha preso forma di farfalla notturna. Eppure, quelle ore passate sforbiciando lembi di pelle prima di lasciare il tuo passato non erano ancora terminate: c’era bisogno di un ulteriore ritocco, di una ripassata… Agli occhi del Signore un giorno vale mille anni! Ma tu sei ancora nella tua stanza…

Il cielo nella stanza. Il tempo si è fermato, si è incorniciato vergine come in un quadro alla Botticelli. Tryumphum horae et …ori. Intreccio di bocche ardenti e fumiganti nell’ora (e sul collo) fatale. Ora et labora. Ora sei carica, ricaricata, gasata, inebriata…

Tempo delle emozioni: “… gli innamorati creano un campo psicologico nel quale si attivano particolari fenomeni che, pur prendendo forma nel rapporto, affondano le loro radici in un humus più antico e profondo.”

L’eros, fuoco generatore d’arte, della bellezza, dell’amore. Fosforescenza della vita. Non solo, c’è chi afferma che estasi mistica e sessuale siano affini, coinvolgendo le stesse aree del sistema limbico: amigdala, ippocampo e ipotalamo.

Ma ora dormi: domani sarà un nuovo giorno!